Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770)



Madonna con le sante Caterina da Siena, Rosa da Lima col Bambino e Agnese da Montepulciano
Olio su tela, 340x168 cm
Chiesa dei Gesuati, Venezia

La pala viene citata come già presente sull'altare in una pubblicazione del 1740, tuttavia l'attestazione di pagamento risale all'aprile del 1748 e la consacrazione dell'altare medesimo all'agosto del 1749. Dipinto tra i più noti dell'artista presenta un'impaginazione compositiva piuttosto originale. Sotto una loggia, che per taluni rappresenterebbe l'eremo in cui visse Rosa da Lima, la Madonna è assisa su un trono di nubi dorate sorretto da angeli seminascosti. Più in basso le tre sante esprimono con delicatezza di gesti e sguardi la loro diversa religiosità. Caterina da Siena dal pallore quasi esangue regge un pesante crocifisso e guarda con aria meditativa il Bambino in riferimento al suo destino di passione e morte. Santa Rosa al suo fianco sorregge delicatamente il vispo Bambino che la tradizione agiografica vuole gli venisse consegnato dalla Vergine durante un'apparizione. Infine, Agnese in penombra appare in raccoglimento spirituale osservando con il volto velato di beatitudine un piccolo crocifisso tra le mani. La particolare attenzione iconografica qui dimostrata dall'artista si osserva anche nel drappo alle spalle della Vergine in cui è ricamato l'emblema della congregazione domenicana dei Gesuati con palme annodate entro una corona e una croce centrale, nonchè nell'usignolo poggiato sotto l'arco che fa riferimento ad una gara mistica tra questo animale e Rosa. Nell'abile studio dei registri luminosi la Vergine in penombra risulta più incombente contrastando efficacemente con il cielo e facendo risaltare il bianco della veste di Caterina, non mancando di evidenziare taluni dettagli raffinati come il cordone con la nappa che scende sulla destra poggiandosi alla nube